A Dublino due giovani imprenditori umbri usciti dall’Istituto Ciuffelli parleranno delle loro esperienze e delle loro sfide per un’agricoltura in costante innovazione.
Parleranno davanti al Commissario Europeo all’agricoltura Phil Hogan e a una platea internazionale nella quale sono rappresentati tutti e 27 Paesi dell’Unione, i giovani selezionati dalla Rete europea per lo sviluppo rurale per il workshop “Attrarre giovani agricoltori e imprenditori nelle aree rurali”. All’evento, in programma a Dublino il prossimo 22 febbraio, a rappresentare l’Italia saranno due esperienze imprenditoriali umbre, entrambe legate all’Istituto Agrario di Todi: Marco Manni, ex allievo diplomato nel 2011, impegnato a sviluppare un’azienda agroalimentare multifunzionale che si occupa di coltivazione, trasformazione (olio, birra), ospitalità turistica e, soprattutto, di cosmesi bio-naturale, e Camilla Bizzarri in rappresentanza di Agricolus, start up perugina in rapida crescita nel settore dell’agricoltura di precisione, un ambito iniziato a sperimentare nel 2013 proprio al Ciuffelli di Todi. L’Istituto Agrario più antico d’Italia sarà presente anche con uno studente diplomando, Giorgio Arbato, il quale parlerà alla conferenza europea, primo caso nella storia di queste iniziative.
L’opportunità ha preso le mosse da una segnalazione di Francesca Cionco, presidente dell’associazione Umbri Bruxelles: “Quando ho conosciuto il tema del seminario organizzato dalla Commissione Europea in Irlanda – dichiara la dott.ssa Cionco – ho pensato che l’Istituto Agrario di Todi non poteva farsi sfuggire l’occasione di esprimere il proprio parere sul sostegno al rinnovamento generazionale e ho invitato quindi la scuola ad avanzare più candidature. Il Ciuffelli è una fonte inesauribile di Buone Pratiche in un’ampia gamma di settori: da quello delle biotecnologie moderne, alla trasformazione agro-alimentare, alle tecnologie dell’informazione, alle nuove esigenze dei consumatori, esperienze che possono essere condivise e mutuate a livello europeo per tentare di rispondere alle molteplici sfide delle zone rurali d’Europa che vedono sempre il giovane al
centro del dibattito”.
A giocare un ruolo positivo, oltre alla validità delle esperienze candidate, anche la conoscenza diretta che la Rete europea per lo sviluppo rurale ha potuto fare lo scorso anno alla Cittadella Agraria di Todi, in occasione di un convegno sulla politica agricola comunitaria dopo il 2020 al quale aveva preso parte anche Gaya Ducceschi, Policy Analyst della RESR, a capo dell’organizzazione del workshop del 22 febbraio. Come ci spiega lei stessa“questo appuntamento ha l’obiettivo di portare avanti un lavoro di mapping e analisi che mira a capire le sfide che i giovani devono affrontare, anche in termini di inclusione sociale e spopolamento delle zone rurali”.
La Commissione europea ritiene che siano necessarie innovazioni di metodo, di approccio e di prodotto per un’agricoltura multifunzionale dell’UE, capace di rispondere a tutte le sfide di carattere economico, ambientale e sociale con la particolare necessità di affrontare l’accesso alla tecnologia da parte delle piccole e medie imprese. Le due esperienze umbre rappresentano entrambe, anche se in maniera diversa, una risposta coraggiosa e concreta di giovani imprenditori umbri, alle sfide attuali e, pertanto, meritano la condivisione a livello europeo.